L’Assessore regionale del Lavoro in visita al Polo didattico di Cagliari


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Lieta sorpresa all’avvio delle lezioni per i ragazzi e le ragazze dei corsi Iefp e PQ del Polo di via San Giovanni a Cagliari.  Ada Lai, assessore regionale del Lavoro e della Formazione professionale accompagnata dal Segretario di Gabinetto Antonello Picci, hanno visitati gli ampi locali del nostro Centro, intrattenendosi con docenti, non docenti e allievi in simpatici confronti fuori dagli schemi.

Particolarmente gradita la visita è stata apprezzata dai vertici della Fondazione perché si è trattato della «prima volta» in cui un assessore regionale tocca con mano la qualità dei servizi per i quali la Regione spende ogni anno decine di milioni di euro. Visite che dovrebbero essere più numerose e consentirebbero alla parte politica di osservare vizi e virtù di un sistema governato da indicazioni legislative ormai vecchie di 45 anni e per le quali servirà una rivisitazione per condurre il Sistema verso le realtà emergenti a livello comunitario pur nel rispetto della specificità regionale sarda.

Durante la visita Ada Lai ha apprezzare i laboratori informatici e sanitari e le dotazioni acquistate con i fondi regionali stanziati per la transizione verde e digitale delle Agenzie. Laboratori particolarmente ricchi di attrezzature e componenti, inseriti in un contesto di aule ampie e luminose nella parte centrale della città dotata di mezzi di trasporto e servizi. L’assessore, particolarmente  impegnata sin dal suo insediamento per  attivare una serie di iniziative  per il lavoro oltre che per la formazione, ha tenuto a ricordare l’impegno profuso per recuperare una situazione decisamente preoccupante per l’intero comparto e ingessata dai postumi della pandemia e dai ritardi accumulati nella programmazione degli Avvisi disponendo la Regione di ingenti risorse per la Formazione e i servizi di assistenza specifica alle categorie più fragili e svantaggiate.

L’assessore ha poi annunciato il varo di un Piano per il Lavoro che superando le pastoie i tradizionali ritardi burocratici consentirà alle Agenzie Formative che curano anche i Servizi per il Lavoro di recuperare il gap con le altre regioni italiane al fine di mettere a disposizione di disoccupati, inoccupati e soggetti espulsi dal dalle aziende in crisi, nuove competenze, innovazione e soprattutto immediata collocabilità o rientro nel mondo produttivo.


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